TERAMO – Federalberghi Abruzzo dice un secco no all’introduzione della tassa di soggiorno, sul cui introduzione si è aperta una fase di confronto allargata ai sindaci della costa coordinata dal sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro. “Sarebbe un atto da kamikaze – spiega il presidente Giammarco Giovannelli –. Il turismo è un settore verso il quale la politica mostra attenzione solo se si tratta di applicare nuove tasse e balzelli. Mi auguro che alla fine prevalga il buonsenso e che si eviti questa ulteriore forma di vessazione per il comparto”. Giovannelli ricorda, a questo proposito, che gli operatori del settore hanno già a che fare con “imposte, come la Tarsu e la Tia, arrivate a livelli indecenti, l’aumento dei canoni demaniali, dell’acqua, i rincari dell’Ici, e delle fonti energetiche, come il 5% in più sul gas”. Giovannelli lancia un messaggio chiaro ai politici. “Il turismo – aggiunge – non si può finanziare solo con i soldi di albergatori e operatori che già subiscono una forte pressione fiscale. Stavolta non faremo sconti a nessuno, i politici devono capire che non ci sono più vacche da mungere e che l’introduzione di questo nuovo balzello sarebbe la scelta più impopolare da attuare in un momento così delicato e andrebbe a discapito non solo degli operatori ma anche e soprattutto dei cittadini, perché il turismo è e deve rimanere un settore popolare”.
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